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Energia dai fanghi:
Alcune possibili soluzioni.

27 Mag

Creare energia da fonti pulite è un grande passo in avanti, farlo da elementi di difficile gestione e smaltimento, come i fanghi di depurazione, rappresenterebbe una vera svolta.

Un obiettivo che è stato al centro del seminario tecnico organizzato da Federutility e Confservizi Cispel Lombardia, in cui sono stati evidenziate le varie possibilità di utilizzare e gestire i fanghi di depurazione prodotti in quantità sempre più elevate.

Basti pensare che ogni anno ne vengono prodotti circa un milione di tonnellate, che in media, rappresentano quasi 100 chilogrammi a persona (dati Irer 2010). Di queste, solo il 50%, dopo diversi trattamenti che ne eliminano sostanze tossiche dannose, viene utilizzato in agricoltura. Il resto viene invece conferito in discarica o bruciato nei termovalorizzatori. Cosa fare quindi con il resto della massa accumulata? Tra le strade percorribili, la più interessante è quella per la produzione di energia.

Proprio a tale scopo infatti sono state presentate diverse modalità di produzione di energia: dall'essicazione e dalla termoriutilizzazione proposto da Vomm, alla tecnologia del letto fluido (Siba), fino alla tecnologie di termodistruzione (Passavant) e di termodistruzione in impianti per RSU (A2a). Riutilizzare quindi in modo sostenibile una risorsa di per sé inquinante avrà una duplice valenza: da una parte aiuterà l'ambiente a non alterare i propri bio-equilibri e dall'altra risponderà alla procedura di infrazione comunitaria 2034/09, che prevede pesanti sanzioni per i depuratori e le reti fognarie che non saranno a norma entro il 2015.


Fonte: Domotecnica